Mi chiamo Alessandra Chimienti, sono italiana e sono stata una Au Pair per due anni. Mi sono iscritta al programma Au Pair in America alla fine del 2013, ho trovato una meravigliosa famiglia ad Oakland, in California, e sono partita a febbraio 2014. La mia esperinza in America è stata molto impegnativa e spesso difficile, ma anche davvero molto gratificante. Non parlavo inglese quando sono arrivata negli Stati Uniti quattro anni fa, ed è stato difficile abituarsi alla vita americana, alla nuova lingua, alla nuova famiglia ed alla nuova cultura.
SHOCK CULTURALE
Per i primi sei mesi non sono uscita molto perché avevo difficoltà a capire le persone ed a comunicare con loro. Mi sentivo incredibilmente sola e mi mancavano la mia famiglia e il mio paese. Durante questi primi mesi la mia host family mi doveva scrivere le cose da fare su dei post-it di carta, in modo che potessi leggerle e assicurarmi di averle comprese. Il mio ragazzo di allora mi lasció a causa della relazione a distanza e iniziai a pensare che l’America non fosse il mio posto e che forse avrei dovuto tornare a casa. Tuttavia, decisi di tenere duro perchè avevo capito che anche le difficoltà che stavo affrontando facevano parte dell’esperienza, cosí continuai ad andare avanti.
È IL MOMENTO DI PRENDERE AZIONE
Iniziai a frequentare corsi intensivi di inglese, a guardare serie tv sottotitolate su Netflix (sì, proprio Netflix. Non avete idea di quanto mi abbia aiutata!), feci nuove amicizie, iniziai ad uscire di più e lentamente imparai l’inglese. La mia supervisor, Suzanne Lehman, è stata una grande risorsa per me. Mi ha messo in contatto con tante persone ed è stata di grande supporto durante tutta la mia esperienza come Au Pair. Sono ancora in contatto con lei e ogni tanto ci scambiamo aggiornamenti sulle nostre vite. Le sono molto grata per avermi supportato quando ne avevo bisogno.
TROVARE UNA NUOVA FAMIGLIA
Nel corso dei due anni, il programma mi ha regalato tante cose che non mi sarei mai aspettata. Per cominciare, mi ha regalato un’altra famiglia. Ho a lungo pensato che la famiglia fosse solo quella in cui sei nato, ma ho imparato vivendo che non è necessariamente cosí. Si può far parte di molte famiglie in una vita. Si possono creare legami fortissimi e ci si può sentire parte di una famiglia anche se non è quella che ti è stata data alla nascita. La famiglia è fatta di persone che ti accettano, ti sostengono e sono lì per te, quando ne hai bisogno.
Mi sono sentita parte di diverse famiglie nella mia vita e la famiglia Kammen é stata una di queste: la mia “famiglia americana”. Mi hanno accolto e supportato da subito e sono stati un’ispirazione per me nel corso degli anni. Dele e Dan, i miei ex host parents, ci sono stati ogni volta che avevo bisogno di una mamma e di un papà quando i miei erano lontani. Mi hanno accettata e trattata come una di loro fin dall’inizio. Sono venuti alla mia laurea, al mio matrimonio e sono sempre lì per tutti gli eventi importanti della mia vita. Questa famiglia è stata un regalo meraviglioso e non li avrei mai incontrati, se non fosse stato per il programma.
NON È UNA STRADA SEMPLICE
Essere una ragazza alla pari non è sempre facile. È difficile entrare a far parte di una famiglia che ha già le sue regole e la sua routine. Può essere difficile entrare nella vita di persone che non hai mai incontrato prima ed imparare come fare ad essere utile, discreta e rispettosa allo stesso tempo. Devi lentamente imparare a conoscerli, dando loro la possibilità di conoscere te allo stesso tempo. La maggior parte di queste famiglie ha già avuto au pairs durante gli anni. A volte i bambini non sono proprio felicissimi di avere una nuova sconosciuta in giro per casa e a spesso il processo di ambientamento per ambe le parti richiede un po’ di tempo e pazienza. Con perseveranza e determinazione però, si può costruire un legame meraviglioso che probabilmente durerà per sempre. La mia esperienza con loro non è stata facile all’inizio, ma l’abbiamo fatta funzionare al meglio. Ora vedo le mie ex host kids Lara e Sade come due sorelle, che ora sono diventate due bellissime ragazze. Le ho viste crescere e so che loro, a prescindere da quanto lontane possiamo essere, faranno parte della mia vita per sempre.
AMICI SONO LA FAMIGLIA CHE SCEGLI PER TE STESSO
Il programma mi ha regalato anche dei meravigliosi amici. Ho incontrato persone fantastiche provenienti da tutto il mondo che condividevano con me le difficoltà ma anche i sogni. Ho incontrato persone che ora chiamo amici e ho creato connessioni in tutto il mondo. Ho incontrato Tamara, una ragazza piena di energia e con tanta voglia di avventura, con cui ho condiviso viaggi fantastici e realizzato quasi tutti i punti della “To Do List” che avevo scritto prima di partire. Ho incontrato Bea, un’esplosione di simpatia e carica, con cui ho condiviso tantissime avventure, risate e segreti. Ho incontrato Mimma, una ragazza piena di forza e determinazione con cui ho condiviso aspirazioni e chiacchierate profonde. Ho incontrato Giorgia, una ragazza che stimo moltissimo, con una determinazione cosí forte da essere per me un’ispirazione dal momento in cui l’ho conosciuta. Infine, ho incontrato Carolina, una ragazza straordinaria con un sorriso super contagioso ed una positività travolgente, che ormai considero non solo una delle mie migliori amiche, ma anche praticamente un membro di famiglia.
Mentre ero una ragazza alla pari, ho deciso di iniziare a fare volontariato per l’Oakland Unified School District. Fare volontariato mi ha dato la possibilità di imparare meglio l’inglese e di aiutare tantissimi bambini meravigliosi, alcuni dei quali con problem o deficit di apprendimento. Durante questa esperinza ho incontrato Sue, una fantastica insegnante di scuola elementare con cui ho stretto subito una forte amicizia e con la quale ho ancora un forte legame. Ho anche conosciuto la famiglia Coté, i genitori di Camille, una ragazzina dolcissima alla quale ho dato ripetizioni durante i miei due anni da volontaria. Ho un bellissimo rapporto con loro e continuo a vederli spesso anche a distanza di anni.
COSA ACCADDE POI…
Essere un AuPair mi ha anche dato la possibilità di perfezionare il mio spagnolo e di imparare l’inglese. Una volta terminati i due anni nel programma, ho lasciato la mia host family e deciso di iscrivermi al college. Seguire le lezioni e fare gli esami in inglese non è stato per niente facile, ma sono orgogliosa di dire che, nonostante l’iniziale problema della barriera linguistica e tutte le difficoltà che ho affrontato durante la mia esperienza al Merritt College di Oakland, mi sono laureata lo scorso 23 maggio con tre lauree e tre diplomi. Ho ottenuto un AA in Accounting, un AA in Business Administration ed un AA in Business General, un CA in Contabilità, un CA in Business Management ed un CP in Small Business Management, il tutto con un 4.0 GPA.
Dati i miei risultati accademici, sono stata scelta come Valedictorian per il Merritt College e per la comunità degli Studenti Internazionali di Peralta. Ho fatto il mio discorso da Valedictorian per la comunità degli studenti internazionali al Berkeley City College e il discorso da Valedictorian per Merritt College durante la cerimonia di laurea. In questa seconda occasione c’erano più di 3000 persone, ed io ero li davanti a loro a parlare con il mio fortissimo accento italiano, rivivendo nel cuore tutto il mio viaggio da Au Pair che non parlava inglese, a College Valedictorian. Non avrei mai immaginato che mi potesse succedere una cosa del genere, ma so che tutto è iniziato perché ho deciso di diventare un Au Pair. Per chi fosse interessato a vederlo, qui c’è il link del mio discorso di laurea da discorso di laurea da Valedictorian.
GRAZIE AU PAIR IN AMERICA ❤️
Sono estremamente grata al programma Au Pair in America, perché mi ha fornito un forte sistema di supporto ed é stata una scelta che ha migliorato significativamente la mia vita. Quando ripenso a quattro anni fa, tutto è iniziato con la decisione di iscrivermi a questo programma. Tutto è iniziato con la decisione di fare un’avventura, che si è poi rivelata essere una nuova vita per me.
E’ stata mia madre a suggerirmi questo programma, e sono felicissima che l’abbia fatto. All’inizio non volevo iscrivermi perché temevo che sarebbe stato troppo difficile per me, dato che non parlavo inglese. Lei, mio zio Roberto, e mia zia Stefania continuavano a dirmi che invece sarebbe stata una buona idea vedere il mondo, mettersi in gioco e viaggiare. Loro hanno sempre creduto che avessi tutto ciò di cui avevo bisogno per iniziare questo tipo di avventura. Quando ho finalmente deciso di iscrivermi, i miei zii mi hanno aiutata con tutti i preparativi, l’inglese, un po’ di nozioni generali di vita all’estero e tanto supporto emotivo. Mia zia, che parla l’inglese molto bene, mi ha aiutata a scrivere le email e durante le chiamate su Skype con le famiglie. Ero con loro il giorno che ho trovato la mia host family, ancora mi ricordo la grandissima emozione.
Mia mamma mi ha caricata di forza d’animo ed amore, convincendomi che sarebbe andato tutto bene e alla fine sono partita. Anche mio padre, che prima era triste che partissi, si é poi trasformato in un grandissimo sostegno per me durante questi anni all’estero. Devo molto a queste persone per avermi spinta a mettermi in gioco e a creare la mia vita e per avermi supportata ed aiutata durante questa bellissima esperienza. In questi quattro anni ho scoperto che avevano ragione, che avevo dentro di me quello di cui avevo bisogno: la determinazione.
Durante i miei due anni da ragazza alla pari ho visto posti incredibili, ho viaggiato molto e sono andata a visitare quelle cittá che avevo solo sognato di poter vedere prima di diventare una Au Pair. Sono maturata, diventando la donna che sono oggi e ho scoperto tanto di me che non sapevo prima. Ho scoperto di essere più forte di quanto pensassi ed ho scoperto che se ci si impegna e si da il meglio di noi stessi, si possono raggiungere tutti i traguardi che ci si prefigge. Si puó diventare la persona che si desidera essere lavorando duramente su se stessi.
CREANDO UNA COMUNITÀ ❤️
Durante la mia esperienza come ragazza alla pari ho capito e vissuto sulla mia pelle quanto possa essere difficile per una persona lasciarsi tutto alle spalle ed iniziare una nuova vita, anche solo per un anno. Per questo motivo ho deciso di creare un gruppo di supporto per le persone che, come me, hanno lasciato l’ Italia e sono venute in California. Il gruppo si chiama Pugliesi in California, é iniziato con soli 2 membri nel 2015 e oggi conta piú di 160 membri. Attraverso il gruppo creo occasioni di incontro e di condivisione, ideando ed organizzando eventi che uniscano persone e culture diverse. Allo stesso tempo, cerco di costruire una forte comunità puntando sull’integrazione e sulla trasmissione delle tradizioni Italiane, creando un collegamento anche per quegli americani che si accingono ad andare alla scoperta del mio bellissimo paese.
TUTTO EBBE INIZIO PARTENDO COME AU PAIR NEGLI STATI UNITI
Volevo condividere con voi la mia storia perché so che tutto è iniziato con la scelta di diventare una ragazza alla pari. A volte penso che se avessi saputo prima di partire tutte le cose meravigliose che sarebbero potute accadere, la mia decisione sarebbe stata più semplice e magari sarei partita prima. Non lasciatevi fermare dalla paura dell’ignoto. Accettate sia la paura che i dubbi come parte dell’esperienza, perché anche loro contribuiranno alla vostra crescita. Cerco di raccontare la mia storia a chiunque stia pensando di iniziare questa avventura e spero tanto di essere per alcuni la spinta finale di cui avevano bisogno. Si puó sempre, in qualsiasi momento, tornare alla propria vita, o se ne può creare una completamente nuova, oppure si può semplicemente migliorare quella che si ha con una bella avventura.
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Essere una ragazza alla pari non è solo “essere una tata”, come spesso pensano le persone. C’è molto di più che può essere aggiunto a questa esperienza. Se decidete di fare questa avventura, non passate tutto il tempo in casa a guardare la TV. Viaggiate, scoprite, incontrate nuove persone, vivete. Essere una ragazza alla pari è uno scambio, una crescita. Se giocate bene le vostre carte, vi sentirete vivi come non mai. Partirete pieni di dubbi e incertezze e troverete coraggio e certezze durante il viaggio. Con impegno e determinazione, ciò che si può guadagnare da questa esperienza è impagabile. Nel mio caso, ho trovato finalmente la “me stessa” che stavo cercando.